IL
MACINADOSATORE
Il macinadosatore, più comunemente chiamato macinino,
deve essere pulito accuratamente ogni sera per eliminare
gli olii naturali del caffè, che aderiscono alle
pareti della campana e che irrancidiscono in breve tempo.
La pulizia della campana deve essere effettuata con acqua
e sapone e ben sciacquata e asciugata; è bene ricordare
che il caffè è igroscopico, cioè
assorbe tutti gli odori circostanti, se esposto ad essi
per un tempo adeguato.
A seconda del consumo giornaliero di caffè, le macine
vanno sostituite:
ogni 12 mesi per un consumo di 1 kg di caffé
al giorno;
ogni 6/7 mesi per un consumo di 2/3 kg di caffè
al giorno;
ogni 3/4 mesi per un consumo di 4/7 kg di caffè
al giorno.
E' necessario macinare solamente lo stretto necessario
di caffè (200/300 g. alla volta), per non surriscaldare
le macine. Le macine logore e surriscaldate fanno affiorare
gli olii naturali del caffè tostato.
Particolare attenzione va dedicata alla corretta finezza
di macinazione dei chicchi; per due tazze di espresso
(30/35 cm cubi per tazzina) occorrono: 12/13 g. di polvere
di caffè, 30 sec. circa di tempo di estrazione.
L'espresso deve scendere nella tazzina con una corsa regolare
detta "a coda di topo" e formare così una crema compatta.
Se il tempo di estrazione è troppo lungo (macinato troppo
fino) il caffè sarà freddo e con poca crema, se il tempo
di estrazione è troppo breve (macinato troppo grosso)
la crema sarà bianca, poco persistente e l'espresso sarà
povero, essendo state estratte poche sostanze.
Stringere quindi le macine se il caffè "corre", allargarle
se scende "goccia a goccia" o comunque troppo
lentamente. E' importante tener presente che la regolazione
del macinino varia anche a seconda delle condizioni di
umidità dell'ambiente, perciò tale operazione
deve essere effettuata ogni volta che si presenti la necessità:
anche più volte al giorno. Questo avviene per effetto
del potere igroscopico del caffè, che oltre agli
odori assorbe anche umidità.
DIFETTI
CAUSATI DA UN USO SCORRETTO DEL MACINADOSATORE
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